Alcune zone del mondo possono presentare endemie o epidemie per malattie infettive note o emergenti.
Le più importanti per i donatori sono rappresentate da malaria (malattia da plasmodi veicolata dalla zanzara Anopheles), West Nile Virus (WNV) e malattia di Chagas (Tripanosoma Cruzii).
In dettaglio:
- MALARIA: chi ha viaggiato in zone malariche è sospeso dalla donazione di sangue intero per 1 anno; alternativamente, passati 6 mesi, può essere ammesso a donare plasma per uso industriale. Chi invece è nato in zone endemiche o è stato affetto da malaria è escluso fino ad esecuzione del test immunologico per la ricerca degli anticorpi specifici (attualmente non disponibile).
- WNV: la sospensione è di 28 giorni dal rientro da zone a rischio; in alcuni Centri è disponibile il test molecolare specifico da eseguire sulle unità donate da chi è stato esposto al rischio, così da non sospendere i donatori.
- MALATTIA DI CHAGAS: i soggetti nati in zone endemiche, i figli di madri nate in zone endemiche o chi ha viaggiato in zone a rischio in condizioni favorenti il contagio (camping, trekking) è escluso fino ad esecuzione del test immunologico specifico per Tripanosoma Cruzii.
Altre patologie infettive possono essere causa di epidemie in periodi o zone specifici del globo. Pertanto, al rientro da un viaggio è buona regola rivolgersi al centro raccolta di riferimento per valutare col personale medico l’eventuale sospensione da applicare.
Si rimanda inoltre al sito www.simti.it nella sua sezione “Il donatore che viaggia” o al sito del centro Nazionale Sangue per le informazioni più aggiornate.